Il futuro del bilancio UE post 2020: tra sfide globali, solidarietà e valore aggiunto europeo

La Commissione europea ha presentato lo scorso 2 maggio la proposta per il bilancio a lungo termine 2021-2027. Si tratta del primo bilancio per un'Unione europea a 27 chiamata a svolgere un ruolo molto delicato nel garantire sicurezza e stabilità in un mondo attualmente instabile. Nuovi strumenti e programmi più moderni per rispondere alle priorità dell'UE e alle nuove sfide che si profilano anche in seguito alla carenza di contributi nazionali dovuta al recesso del Regno Unito dall'UE.

immagine del bando

La Commissione europea ha presentato lo scorso 2 maggio la proposta per il bilancio a lungo termine 2021-2027. 
Si tratta del primo bilancio per un'Unione europea a 27 chiamata a svolgere un ruolo molto delicato nel garantire sicurezza e stabilità in un mondo attualmente instabile. 
Nuovi strumenti e programmi più moderni per rispondere alle priorità dell'UE e alle nuove sfide che si profilano anche in seguito alla carenza di contributi nazionali dovuta al recesso del Regno Unito dall'UE. 
La proposta di bilancio è anche occasione per plasmare un'Unione che mette al centro il vincolo della solidarietà e il vero valore aggiunto europeo: si investirà di più in settori nei quali i singoli Stati membri non possono agire da soli o nei quali è più efficiente operare insieme come nella ricerca, nella migrazione, nel controllo delle frontiere o della difesa. Allo stesso modo continueranno ad essere finanziate le politiche tradizionali, attraverso programmi più attuali, come la politica agricola comune e la politica di coesione poichè lo standard elevato dei prodotti agricoli e il recupero economico delle nostre regioni sono un vantaggio per tutti i cittadini europei. 
Consapevole di dover fare di più con meno, la Commissione europea si impegna per una sana gestione finanziaria attraverso il meccanismo dello Stato di diritto che le consentirebbe di sospendere, ridurre o restringere l'accesso ai finanziamenti dell'UE in modo proporzionale alla natura, alla gravità e alla portata delle carenze relative allo Stato di diritto negli Stati membri e ad agire così responsabilmente con il denaro dei cittadini e contribuenti. 

Un nuovo equilibrio per il bilancio europeo: più mirato, moderno, semplice e flessibile. 

Per dare risposte alle priorità politiche dell'UE a 27 gà fissate c'è bisogno di risorse adeguate.  
Il bilancio proposto è di 1135 miliardi di euro in impegni per il periodo 2021-2027, pari all'1,11% del reddito nazionale lordo dell'UE-27 che si traduce in 1105 miliardi di euro in termini di pagamento (ovvero l'1,08% del reddito nazionale lordo dell'UE-27). 
Più finanziamenti per ricerca e innovazione, giovani, economia digitale, gestione delle frontiere, sicurezza e difesa: questi i settori nei quali l'impatto della spesa europea può essere maggiore rispetto a quello della spesa pubblica nazionale, ovvero laddove si può contribuire portando un reale valore aggiunto europeo facendo così fronte ai problemi urgenti che superano i confini degli Stati.  
Sono previsti risparmi nei settori della politica agricola comune e nella politica di coesione (riduzione del 5% circa in entrambi i casi) ma le politiche saranno aggiornate così da poter comunque assicurare risultati e rispondere alle nuove priorità.  
Quali le novità nella sua struttura?  
Sarà un bilancio moderno perché prevedrà meno oneri burocratici per i beneficiari e le autorità di gestione grazie a norme più coerenti basate su un codice unico.
Sarà un bilancio semplice perché  i suoi programmi di finanziamento passeranno dai 58 di oggi ai 37 della prossima programmazione e perchè le fonti di finanziamento attualmente frammentate saranno raccolte e razionalizzate in nuovi programmi integrati tra cui il fondo InvestEU. 
Infine sarà un bilancio flessibile. Sarà prevista più flessibilità all'interno dei singoli programmi e anche tra di loro, saranno rafforzati gli strumenti di gestione delle crisi e sarà creata una nuova "Riserva dell'Unione" che permetta di affrontare eventi imprevisti e rispondere a situazioni di emergenza in settori come la sicurezza e la migrazione. 

Un bilancio pluriennale per una zona euro stabile e forte. 

La Commissione europea, nella sua proposta di bilancio, propone l'introduzione nell'ambito delle finanze pubbliche UE di due nuovi strumenti a sostegno di una zona euro stabile e della convergenza verso la zona euro: 
- un nuovo programma di sostengo alle riforme (con una dotazione di 25 miliardi di euro) fornirà sostegno finanziario e tecnico a tutti gli Stati membri per la realizzazione di riforme prioritarie, in particolare nel contesto del semestre europeo. Il sostegno sarà garantito anche agli Stati membri non appartenenti all'UEM (Unione Economica Monetaria) che si preparano ad adottare l'euro attraverso un meccanismo di convergenza.;
- una funzione europea di stabilizzazione degli investimenti per mantenere i livelli d'investimento in caso di gravi shock asimmetrici. I prestiti potranno fornire sostegno finanziario nel momento in cui le finanze pubbliche saranno sotto pressione e occorrerà mantenere gli investimenti prioritari. 

Bilancio UE attuale e futuro: quali le fonti di finanziamento? 

Le fonti delle entrate del bilancio dell'UE sono rimaste invariate negli ultimi decenni: 
-  dazi doganali (attualmente gli Stati membri trattegnono il 20% dell'importo a titolo di spese di riscossione);
- contributi degli Stati membri basati sull'IVA (viene riscossa un'aliquota uniforme dell 0,3% per ogni Stato membro, con qualche eccezione)
- contributi basati sul reddito nazionale lordo (percentuale identica per ogni Stato membro. Alcuni Stati beneficiano però di un meccanismo di correzione). 
A causa della graduale diminuzione dei dazi doganali, i contributi sul Reddito Nazionale Lordo (RNL) sono diventati la fonte principale di finanziamento del bilancio UE (circa l'80% insieme ai contributi basati sull'IVA). 

Le fonti delle entrate del bilancio UE 2021-2017 vedranno l'introduzione di nuove "risorse proprie": 
- il 20% delle entrate proverrà dal sistema di scambio delle quote di emissioni;
- un'aliquota di prelievo del 3% sulla nuova base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società (introdotta gradualmente); 
- un contributo nazionale calcolato in base alla quantità di rifiuti non riciclati di imballaggi in plastica di ciascun Paese UE (0,80 euro al Kg). 
In tal modo si stima un'entrata di circa 22 miliardi di euro nei sette anni di programmazione, pari circa al 12% delle entrate del bilancio dell'UE. Ciò permetterà di ridurre i contributi nazionali basati sul reddito nazionale lordo. 
La proposta della Commissione europea propone inoltre l'eliminazione delle correzioni di bilancio concesse ad alcuni Paesi UE negli anni e di ridurre dal 20% al 10% gli importi che gli Stati membri trattengono all'atto della riscossione dei tributi doganali.  

La decisione sul futuro del bilancio UE spetterà al Consiglio, che delibererà all'unanimità, previa approvazione del Parlamento europeo. 
E' necessario che i negoziati per il bilancio portino ad un accordo prima delle elezioni del Parlamento europeo del 2019 e del vertice di Sibiu del 9 maggio 2019. 

#RoadtoSibiu
#EUbudget
#FutureofEurope

Bilancio pluriennale dell'UE 2021-2027: domande e risposte
Bilancio UE per il futuro: ricerca e innovazione
Bilancio UE per il futuro: investimenti
Bilancio UE per il futuro: trasformazione digitale
Bilancio UE per il futuro: sviluppo regionale e politica di coesione
Bilancio UE per il futuro: investire nelle persone
Bilancio UE per il futuro: la politica agricola comune
Bilancio UE per il futuro: sostenibilità, tutela dell'ambiente e lotta ai cambiamenti climatici
Bilancio UE per il futuro: migrazione e gestione delle frontiere

Bilancio UE per il futuro: sicurezza
Bilancio UE per il futuro: difesa
Bilancio UE per il futuro: vicinato e resto del mondo


EUROPE DIRECT PGD
La Commissione europea ha presentato lo scorso 2 maggio la proposta per il bilancio a lungo termine 2021-2027. 
Si tratta del primo bilancio per un'Unione europea a 27 chiamata a svolgere un ruolo molto delicato nel garantire sicurezza e stabilità in un mondo attualmente instabile. 
Nuovi strumenti e programmi più moderni per rispondere alle priorità dell'UE e alle nuove sfide che si profilano anche in seguito alla carenza di contributi nazionali dovuta al recesso del Regno Unito dall'UE. 
La proposta di bilancio è anche occasione per plasmare un'Unione che mette al centro il vincolo della solidarietà e il vero valore aggiunto europeo: si investirà di più in settori nei quali i singoli Stati membri non possono agire da soli o nei quali è più efficiente operare insieme come nella ricerca, nella migrazione, nel controllo delle frontiere o della difesa. Allo stesso modo continueranno ad essere finanziate le politiche tradizionali, attraverso programmi più attuali, come la politica agricola comune e la politica di coesione poichè lo standard elevato dei prodotti agricoli e il recupero economico delle nostre regioni sono un vantaggio per tutti i cittadini europei. 
Consapevole di dover fare di più con meno, la Commissione europea si impegna per una sana gestione finanziaria attraverso il meccanismo dello Stato di diritto che le consentirebbe di sospendere, ridurre o restringere l'accesso ai finanziamenti dell'UE in modo proporzionale alla natura, alla gravità e alla portata delle carenze relative allo Stato di diritto negli Stati membri e ad agire così responsabilmente con il denaro dei cittadini e contribuenti. 

Un nuovo equilibrio per il bilancio europeo: più mirato, moderno, semplice e flessibile. 

Per dare risposte alle priorità politiche dell'UE a 27 gà fissate c'è bisogno di risorse adeguate.  
Il bilancio proposto è di 1135 miliardi di euro in impegni per il periodo 2021-2027, pari all'1,11% del reddito nazionale lordo dell'UE-27 che si traduce in 1105 miliardi di euro in termini di pagamento (ovvero l'1,08% del reddito nazionale lordo dell'UE-27). 
Più finanziamenti per ricerca e innovazione, giovani, economia digitale, gestione delle frontiere, sicurezza e difesa: questi i settori nei quali l'impatto della spesa europea può essere maggiore rispetto a quello della spesa pubblica nazionale, ovvero laddove si può contribuire portando un reale valore aggiunto europeo facendo così fronte ai problemi urgenti che superano i confini degli Stati.  
Sono previsti risparmi nei settori della politica agricola comune e nella politica di coesione (riduzione del 5% circa in entrambi i casi) ma le politiche saranno aggiornate così da poter comunque assicurare risultati e rispondere alle nuove priorità.  
Quali le novità nella sua struttura?  
Sarà un bilancio moderno perché prevedrà meno oneri burocratici per i beneficiari e le autorità di gestione grazie a norme più coerenti basate su un codice unico.
Sarà un bilancio semplice perché  i suoi programmi di finanziamento passeranno dai 58 di oggi ai 37 della prossima programmazione e perchè le fonti di finanziamento attualmente frammentate saranno raccolte e razionalizzate in nuovi programmi integrati tra cui il fondo InvestEU. 
Infine sarà un bilancio flessibile. Sarà prevista più flessibilità all'interno dei singoli programmi e anche tra di loro, saranno rafforzati gli strumenti di gestione delle crisi e sarà creata una nuova "Riserva dell'Unione" che permetta di affrontare eventi imprevisti e rispondere a situazioni di emergenza in settori come la sicurezza e la migrazione. 

Un bilancio pluriennale per una zona euro stabile e forte. 

La Commissione europea, nella sua proposta di bilancio, propone l'introduzione nell'ambito delle finanze pubbliche UE di due nuovi strumenti a sostegno di una zona euro stabile e della convergenza verso la zona euro: 
- un nuovo programma di sostengo alle riforme (con una dotazione di 25 miliardi di euro) fornirà sostegno finanziario e tecnico a tutti gli Stati membri per la realizzazione di riforme prioritarie, in particolare nel contesto del semestre europeo. Il sostegno sarà garantito anche agli Stati membri non appartenenti all'UEM (Unione Economica Monetaria) che si preparano ad adottare l'euro attraverso un meccanismo di convergenza.;
- una funzione europea di stabilizzazione degli investimenti per mantenere i livelli d'investimento in caso di gravi shock asimmetrici. I prestiti potranno fornire sostegno finanziario nel momento in cui le finanze pubbliche saranno sotto pressione e occorrerà mantenere gli investimenti prioritari. 

Bilancio UE attuale e futuro: quali le fonti di finanziamento? 

Le fonti delle entrate del bilancio dell'UE sono rimaste invariate negli ultimi decenni: 
-  dazi doganali (attualmente gli Stati membri trattegnono il 20% dell'importo a titolo di spese di riscossione);
- contributi degli Stati membri basati sull'IVA (viene riscossa un'aliquota uniforme dell 0,3% per ogni Stato membro, con qualche eccezione)
- contributi basati sul reddito nazionale lordo (percentuale identica per ogni Stato membro. Alcuni Stati beneficiano però di un meccanismo di correzione). 
A causa della graduale diminuzione dei dazi doganali, i contributi sul Reddito Nazionale Lordo (RNL) sono diventati la fonte principale di finanziamento del bilancio UE (circa l'80% insieme ai contributi basati sull'IVA). 

Le fonti delle entrate del bilancio UE 2021-2017 vedranno l'introduzione di nuove "risorse proprie": 
- il 20% delle entrate proverrà dal sistema di scambio delle quote di emissioni;
- un'aliquota di prelievo del 3% sulla nuova base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società (introdotta gradualmente); 
- un contributo nazionale calcolato in base alla quantità di rifiuti non riciclati di imballaggi in plastica di ciascun Paese UE (0,80 euro al Kg). 
In tal modo si stima un'entrata di circa 22 miliardi di euro nei sette anni di programmazione, pari circa al 12% delle entrate del bilancio dell'UE. Ciò permetterà di ridurre i contributi nazionali basati sul reddito nazionale lordo. 
La proposta della Commissione europea propone inoltre l'eliminazione delle correzioni di bilancio concesse ad alcuni Paesi UE negli anni e di ridurre dal 20% al 10% gli importi che gli Stati membri trattengono all'atto della riscossione dei tributi doganali.  

La decisione sul futuro del bilancio UE spetterà al Consiglio, che delibererà all'unanimità, previa approvazione del Parlamento europeo. 
E' necessario che i negoziati per il bilancio portino ad un accordo prima delle elezioni del Parlamento europeo del 2019 e del vertice di Sibiu del 9 maggio 2019. 

#RoadtoSibiu
#EUbudget
#FutureofEurope

Bilancio pluriennale dell'UE 2021-2027: domande e risposte
Bilancio UE per il futuro: ricerca e innovazione
Bilancio UE per il futuro: investimenti
Bilancio UE per il futuro: trasformazione digitale
Bilancio UE per il futuro: sviluppo regionale e politica di coesione
Bilancio UE per il futuro: investire nelle persone
Bilancio UE per il futuro: la politica agricola comune
Bilancio UE per il futuro: sostenibilità, tutela dell'ambiente e lotta ai cambiamenti climatici
Bilancio UE per il futuro: migrazione e gestione delle frontiere
Bilancio UE per il futuro: sicurezza
Bilancio UE per il futuro: difesa
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Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 21/09/2023